Reddito fondiario

Qualsiasi unità immobiliare iscritta al catasto produce reddito, anche un terreno. Non importa se la proprietà rimane inutilizzata o sfitta, perché comunque ha una sua rendita catastale su cui dovranno essere pagate le imposte.

Se l’immobile è libero o concesso in uso gratuito, e quindi non produce reddito da locazione, l’amministratore deve:

  • Individuare la rendita catastale;
  • Rivalutarla del 5%;
  • Suddividere il risultato utilizzando la tabella millesimale di proprietà;
  • Certificare ai singoli condòmini ciascuna quota risultante.

Solo nel caso in cui la singola quota sia inferiore a € 25,82 non concorre a formare il reddito del condòmino, ma l’amministratore dovrebbe comunque fornire la certificazione relativa.

Se invece l’immobile è concesso in locazione, l’amministratore deve:

  • Individuare la rendita catastale;
  • Rivalutarla del 5%;
  • Individuare il canone di locazione annuo pattuito;
  • Ridurre l’importo del 5%;
  • Considerare il maggiore tra i due valori
  • Suddividere tale valore utilizzando la tabella millesimale di proprietà;
  • Certificare ai singoli condòmini ciascuna quota risultante.

L’amministratore è obbligato a comunicare gli esiti dei calcoli effettuati a ciascun condòmino affinché questi possano inserirli nella loro dichiarazione dei redditi.

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